Codice della Strada

La Riforma del Codice della strada: le novità introdotte dalla Legge n. 177 del 2024

Con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 29 novembre scorso, il 14 dicembre 2024 è entrato in vigore il nuovo Codice della strada, apportando rilevanti modifiche all’assetto normativo per come conosciuto negli ultimi anni.

La legge n. 177/2024 prevede infatti una serie di novità alquanto significative in diversi ambiti:

  • Cellulare alla guida

Inasprimento delle sanzioni; se si viene sopresi ad utilizzare il telefono mentre si è al volante, scatta il ritiro della patente per una settimana se si hanno tra gli 11 e i 19 punti sulla patente; sospensione che diventa di 15 giorni se si hanno meno di 10 punti. Da 250 euro a 1.697 euro e la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi per la prima infrazione. Da 350 euro a 2.588 euro e la sospensione patente da 1 a 3 mesi e la decurtazione da 8 a 10 punti in caso di recidiva.

  • Infrazioni gravi e recidiva

Ritiro temporaneo della patente da 1 a 3 mesi, obbligo di frequentare corsi di recupero punti, esami di revisione, confisca del veicolo; obbligo di installare a proprie spese il c.d. alcolock (dispositivo collegato al motore del veicolo che impedisce l’avvio se il conducente non supera un test alcolico che rileva un tasso pari a zero).

  • Guida in stato di ebbrezza

Inasprimento delle pene in base al tasso alcolemico rilevato:

  • tra 0,5 e 0,8 g/l, multa da 537 a 2.170 Euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi;
  • tra 0,8 e 1,5 g/l, arresto fino a 6 mesi, multa da 800 a 3.200 Euro e sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno (rilevanza penale);
  • > 1,5 g/l, multe da 1.500 a 6.000 Euro, arresto da 6 mesi a 1 anno e sospensione della patente da 1 a 2 anni (rilevanza penale).
  • Incidenti gravi

In caso di omicidio stradale, è prevista la reclusione da 2 a 7 anni; se violate anche altre norme sulla circolazione, la pena può aumentare da 8 a 12 anni.

In ipotesi di lesioni stradali gravi, la reclusione va da 3 mesi a 1 anno, pena che sale fino a 5 se concorrono aggravanti.

In caso di lesioni gravissime, infine, la reclusione va da 1 a 3 anni, con un massimo di 7 anni se violate anche altre norme in materia di circolazione stradale.

  • Autovelox

Standardizzazione dei dispositivi per uniformare la normativa sul territorio nazionale, introduzione di un regolamento di esecuzione, corsi di formazione degli operatori che gestiscono i dispositivi.

  • Abbandono di animali

È ora contemplato come circostanza aggravante del reato di abbandono di animali, previsto e punito dall’art. 727 c.p., con sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno quale sanzione accessoria.

  • Sospensione breve della patente

Introduzione del nuovo art. 218ter, che prevede la sospensione della patente in relazione al punteggio per la durata di 7 o 15 giorni, a seconda che sul documento di guida vi siano rispettivamente meno di 20 o 10 punti. Raddoppiamento della pena per chi provoca sinistri.

Chi circola abusivamente durante il periodo della sospensione della patente è punito ai sensi dell’art. 218, co. 6 (sanzione amministrativa da € 2.046 a € 8.186).

  • Corsi extraccuriculari

2 punti aggiuntivi per chi decide di frequentare corsi organizzati da scuole specializzate.

  • Neopatentati

Per i primi tre anni, potranno condurre mezzi con potenza fino a 75 kw/t (non più 55 kw/t) e veicoli M1 ibridi o elettrici superiori a 105 kw/t (non più 70 kw/t). Divieto di superamento dei 100 km/h sulle autostrade e dei 90 km/h sulle strade extraurbane principali.

In caso di violazioni, sono previste multe da 165 a 660 Euro e sospensione della patente fino a 8 mesi.

  • Circolazione tramite monopattino

Introdotto l’obbligo di indossare il casco, nonché quello relativo a targa identificativa del mezzo, assicurazione RC per danni a terzi e frecce di segnalazione.

  • Revisione dei veicoli

I controlli dovranno essere effettuati da personale abilitato dal Dipartimento competente del MIT.

  • Pedoni con disabilità visive

Introduzione di segnalazioni acustiche per indicare lo stato di accensione di luce e guide tattili a pavimento.

La Riforma del Codice della Strada promulgata dal Legislatore pare dunque improntata ad un (grave) inasprimento sanzionatorio.

Sicuramente apprezzabile la volontà di sensibilizzare l’utente della strada ma la sicurezza stradale e la tutela della pubblica incolumità dovrebbero passare anche da un’accurata manutenzione stradale, dall’implementazione dell’organico delle Forze dell’Ordine e relative dotazioni, dall’aumento dei controlli etc..

A sommesso avviso di chi scrive, nell’ottica di un più ampio ragionamento di politica legislativa, come già accaduto in passato, ad esempio per l’introduzione della normativa inerente all’omicidio stradale, non è con il solo inasprimento delle sanzioni che si ottiene, numericamente parlando, un’implementazione della sicurezza stradale e/o una diminuzione delle infrazioni commesse e/o della sinistrosità nazionale.