Etichetta: Responsabilità del custode

Danni da alluvione e omessa manutenzione di corsi d’acqua, quando la giurisdizione spetta al tribunale ordinario anziché al Tribunale speciale Regionale delle Acque Pubbliche di Torino (Tribunale di Massa – Ordinanza del 3.6.2022)

Interessante pronuncia del Tribunale di Massa, ottenuta dal nostro studio nel corso di una procedura per accertamento tecnico preventivo ex art. 696 bis c.p.c. patrocinata dall’Avv. Jacopo Alberghi che ha visto condivisa la tesi, promossa dal nostro assistito, circa la “competenza” (rectius, giurisdizione) del Tribunale ordinario nel caso di specie.

Il danneggiato, nostro assistito, si rivolgeva al Tribunale di Massa poiché riferiva di aver subito ingenti danni alla propria abitazione a causa di smottamenti e allagamenti derivanti dalla mancata adeguata custodia, vigilanza e pulizia, di una strada provinciale, terreni soprastanti e corsi d’acqua ivi presenti.

L’esponente, in particolare, ex art. 2051 c.c., lamentava l’insufficiente manutenzione della strada in questione, dei terreni soprastanti e dei corsi d’acqua, nonché la responsabilità del Comune e degli altri Enti coinvolti per l’omesso controllo del territorio (anche per la riscontrata presenza di detriti/rifiuti staccatisi dalle aree limitrofe, totalmente soggette ad incuria, e trascinati dalla corrente) e mancata predisposizione delle necessarie attività, strutturali e non strutturali, di prevenzione, anche in materia di Protezione Civile (cfr. D.Lgs. n. 1/2018).

Si costituivano quindi in giudizio tutti gli enti convenuti, CONTINUA QUI (...)

Bambina salta sul tappeto elastico e si fa male: di nessuna valenza i cartelli con esonero di responsabilità esposti dal proprietario del gioco (Cassazione civile, sez. VI, dep. 31/03/2021, n. 8873)

Che valore hanno i cartelli segnaletici sull’esclusione di responsabilità civile in caso di infortuni nei parchi giochi per bambini?

Capita infatti di sovente di trovare nei parchi giochi cartelli che segnalano l’esclusione di responsabilità in caso di infortuni degli utenti.

Si premette che, secondo la giurisprudenza di legittimità (cfr. Cass. n. Cass. 36010/18), il responsabile di attrezzature sportive o ricreative è titolare di una posizione di garanzia a tutela dell’incolumità di coloro che le utilizzano, anche a titolo gratuito, sia in forza del principio del 'neminem laedere', che nella qualità di custode delle stesse attrezzature e, come tale, civilmente responsabile dei danni provocati dalla cosa ai sensi dell’art. 2051 c.c. rispetto alle quali egli è obbligato ad adottare tutte le misure idonee ad evitare l’evento dannoso, ad eccezione dell’ipotesi del caso fortuito.

Ai fini dell’esonero da responsabilità, l’esercente - continua QUI (...)

Danni da insidia: quando il proprietario della strada risponde dei danni derivanti dalla presenza di fango sulla carreggiata (Sent. n. 89 del 16.2.2021, Tribunale della Spezia)

Trattasi di interessante e articolata pronuncia del Tribunale della Spezia (Giudice Dott. G. Romano), n. 89 del 16.2.2021, ottenuta dal nostro Studio (Avv. J. Alberghi), pubblicata dalla Banca Dati nazionale Dejure-Giuffrè Francis Lefebvre, che ha visto il pieno riconoscimento dei diritti risarcitori di un motociclista, nostro assistito, caduto a causa della presenza (non segnalata) di fanghiglia all'interno di una strada secondaria di proprieta' comunale.

In mancanza di alcuna proposta risarcitoria in sede stragiudiziale, il danneggiato era costretto a procedere con la causa innanzi al Tribunale della Spezia, facendo valere la responsabilità esclusiva, ex art. 2051 c.c. ovvero, in subordine, ex art. 2043 c.c., del Comune convenuto - in qualità di ente proprietario della strada - nella causazione del sinistro de quo; l'attore concludeva per la condanna del medesimo al risarcimento di tutti i danni non patrimoniali subiti per le lesioni alla persona (danno biologico permanente e temporaneo, personalizzazione e quant'altro), nonché dei danni patrimoniali subiti dal veicolo e per le spese di assistenza legale stragiudiziale.

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La responsabilità del custode della strada in caso di sinistri correlati a barriere laterali mancanti o inadeguate (Cass n. 26527/2020)

Con la recentissima pronuncia in commento (Cassazione civile sez. III, del 20/11/2020, n.26527), la Suprema Corte affronta il tema della custodia esercitata dal proprietario o gestore della strada e la sua eventuale estensione, oltre che alla carreggiata, agli elementi accessori o pertinenze, ivi comprese le eventuali barriere laterali con funzione di contenimento e protezione della sede stradale.

Cosa accade qualora la vittima lamenti un danno derivante dall'assenza o inadeguatezza di barriere stradali? Come deve essere valutata l'eventuale circostanza che alla causazione del sinistro abbia contribuito la condotta colposa dell'utente della strada?

A tali quesiti con estrema chiarezza risponde la Suprema Corte con la pronuncia in commento.

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Ciclisti vittime del dissesto stradale, responsabilità del custode e onere della prova: Cassazione n. 6823 del 19.3.2018

Ricordano gli Ermellini, affermare che laddove il pericolo è manifesto "la imprudenza dell'interessato diventa la causa unica" del sinistro significa erroneamente esonerare da ogni responsabilità il custode della cosa che produce il pericolo. Continua (...)