Tag: Risarcimento del danno

Perdita del concepito a causa di colpa medica, è ammissibile il risarcimento del danno da lesione del rapporto parentale? La risposta (affermativa) della Suprema Corte (Cass. civ., Sez. III, Ord. n. 26826 del 6.10.2025)

La recentissima pronuncia in commento, datata 6.10.2025, tratta il drammatico caso del decesso di una bambina, nata morta a causa di colpa medica, con conseguente contenzioso risarcitorio avviato da genitori e nonni contro la struttura sanitaria.

La parte motivazionale della pronuncia in esame presenta profili di notevole importanza, sia etici, sia giuridici.

Già in primo grado, il Tribunale di Benevento riconosceva la responsabilità dei medici, ritenendo applicabile al decesso della «piccola neonata», e non del feto, le tabelle di legge per la lesione del rapporto parentale, liquidando la somma di Euro 165.000,00 a ciascuno dei genitori, sulla base della «brevissima durata del rapporto parentale e [del]la giovane età» dei genitori, che aveva consentito loro di generare altri due figli, nonchè la somma di Euro 24.000,00 ai nonni.

In sede di appello, tuttavia, i giudici dimezzavano il risarcimento, ritenendo che sostanzialmente non vi potesse essere una lesione parentale in senso tecnico nel dramma per cui si discute, avendo la colpa medica, a dire dei Giudici di appello, pregiudicato non tanto una concreta relazione affettiva ma solo un potenziale legame (non ancora instauratosi al momento del decesso della piccola).

Giunti al terzo grado di giudizio, la Suprema Corte ha censurato l'approccio assunto dalla Corte d’Appello ed evidenziato come la Corte territoriale avesse errato nel non considerare come anche con il feto, per i genitori, si instauri una relazione parentale vera e propria; da qui, il diritto al ristoro dei pregiudizi non patrimoniali secondo le tabelle di legge per la lesione parentale.

Il rapporto genitoriale viene infatti ad esistere già durante la vita prenatale, tendendo a consolidarsi progressivamente nel tempo, a prescindere dal fatto che il feto sopravviva alla nascita.

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