Diritto civile

Morte di un militare in missione a causa di inquinamento ambientale da uranio impoverito: sulla "compensatio lucri cum damno" tra danno non patrimoniale spettante “iure proprio” ai familiari della vittima del dovere e indennizzo erogato agli stessi

Cassazione Civile, Sez. Terza, 30/11/2018, n. 31007, Presidente A. Amendola, Relatore S. Olivieri

In tema di risarcimento del danno dovuto ai familiari superstiti di vittima del dovere, la Sezione Terza della Suprema Corte, con la sentenza in commento, ha stabilito che dal danno non patrimoniale liquidato “iure proprio” ai familiari di un militare deceduto per una patologia tumorale contratta a causa di inquinamento ambientale da uranio impoverito durante una missione internazionale, deve essere detratto l’indennizzo già erogato agli stessi familiari in conseguenza della morte del congiunto, trattandosi di un emolumento “omnicomprensivo”, avente finalità compensativa, posto a carico del medesimo soggetto (Amministrazione statale) obbligato al risarcimento del danno.

Nella liquidazione del quantum risarcitorio, andrà dunque considerato, e detratto, quanto percepito dai familiari della vittima del dovere a titolo di indennizzo da parte dello Stato. 

Di seguito il testo integrale della sentenza, clicca QUI 

Fonte: http://www.cortedicassazione.it/corte-di-cassazione/it/homepage.page

 

Avv. Jacopo Alberghi – Avvocato del Foro della Spezia