Etichetta: Diritto di famiglia

Ridotto l’assegno di mantenimento alla figlia maggiorenne che non studia e non lavora (Sentenza del Tribunale di Pisa n. 814/2014)

Interessante pronuncia del Tribunale di Pisa, ottenuta dal nostro studio in seno ad una causa civile in materia di diritto di famiglia, patrocinata dall’Avv. Alberghi e giunta a sentenza nel mese di giugno, promossa nell'interesse del padre per la modifica delle condizioni divorzili con riduzione dell'assegno di mantenimento per la figlia maggiorenne economicamente non indipendente.

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Sentenza n. 814/2024 del Tribunale di Pisa, pubblicata il 20.6.2024, Giudici Dott.sse Eleonora Polidori, Teresa Guerrieri e Stefana Curadi

Possibile cumulare in unico ricorso congiunto le domande di separazione e divorzio? La risposta della Suprema Corte (Cass. civ. n. 28727 del 16 ottobre 2023)

Con un recente ed innovativo arresto, la Suprema Corte si è occupata dell’eventuale ammissibilità dei procedimenti congiunti di separazione e divorzio in caso di ricorso consensuale.

In occasione della Riforma Cartabia, intervenuta nel 2022, il legislatore sembrerebbe aver previsto la possibilità di farne richiesta contestualmente e mediante un unico atto.

La questione prende le mosse da un ricorso congiunto proposto da una coppia di coniugi dinanzi al Tribunale di Treviso: in sede di udienza di comparizione, il giudice istruttore evidenziava la presenza di gravi difficoltà interpretative, data la sussistenza di diversi e contrastanti orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in punto di ammissibilità del cumulo delle domande proposte in via consensuale.

In virtù della complessità e delle ambiguità riscontrate in seno alla normativa vigente, il giudice di primo grado ha pertanto deciso di rimettere la questione alla Corte di Cassazione ai sensi del nuovo art. 363bis cod. proc. civ., al fine di scongiurare la persistenza di filoni giurisprudenziali di merito discordanti.

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Designazione anticipata dell’Amministratore di Sostegno e direttive sulle decisioni sanitarie o terapeutiche richieste dal futuro beneficiario (Cass. n. 12998/2019 del 15.5.2019)

In tema di amministrazione di sostegno, la Prima Sezione civile della Corte di Cassazione, dopo aver ribadito che la procedura di nomina dell’amministratore non presuppone che la persona interessata versi in uno stato d’incapacità d’intendere o di volere, essendo sufficiente che sia priva, in tutto o in parte, di autonomia per una qualsiasi “infermità” o “menomazione fisica”, anche parziale o temporanea e non necessariamente mentale, che la ponga nell'impossibilità di provvedere ai propri interessi, ha stabilito che “la designazione anticipata dell’amministratore di sostegno da parte dello stesso interessato, in vista della propria eventuale futura incapacità, prevista dall’art. 408, comma 1, c.c., non ha esclusivamente la funzione di scegliere il soggetto che, ove si presenti la necessità, il giudice tutelare deve nominare, ma ha altresì la finalità di consentire al designante, che si trovi ancora nella pienezza delle proprie facoltà cognitive e volitive, di impartire delle direttive vincolanti sulle decisioni sanitarie o terapeutiche da far assumere in futuro all'amministratore designato; Continua (...)

Le Sezioni Unite sui criteri per la determinazione dell’assegno divorzile, introdotto il parametro del “contributo alla vita familiare”

Un provvedimento di notevole portata pratica. La Suprema Corte, nella sua più autorevole composizione, con la recentissima sentenza n. 18287 dell’11.7.2018, torna nuovamente sui criteri per valutare, in punto di an debeatur, il diritto dell’ex coniuge all’assegno divorzile.

Dopo “tenore di vita” e “indipendenza economica”, gli Ermellini approdano al criterio del “contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare”.

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Ammissibile il riconoscimento in Italia della sentenza straniera di adozione di un minore da parte di coppia omogenitoriale: Cass. n. 14007/2018

La Suprema Corte, con la sentenza n. 14007/2018 del 31.5.2018, ha confermato la trascrivibilità in Italia della cd. “stepchild adoption,” concessa all'estero a una coppia omosessuale, sposata in base alla legge di quel paese (Francia).

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Le spese sanitarie ordinarie dei figli devono essere ricomprese nell'assegno di mantenimento - Cassazione civile n. 1070/2018

Interessante pronuncia della Suprema Corte che ha confermato il seguente principio: “qualora l'affidamento di un minore non sia congiunto, il genitore non affidatario è obbligato a contribuire alla metà delle spese straordinarie, le quali se attinenti alla salute del minore possono essere ritenute tali solo se venga accertato il loro carattere di imprevedibilità. Diversamente, le spese sanitarie ordinarie debbono ritenersi ricomprese nell'assegno di mantenimento”. Continua (...)

Sulla responsabilità aquiliana da illecito cd. endofamiliare e risarcimento dei danni causati dall’assenza della figura paterna

Il figlio ha diritto al risarcimento dei danni causati dalla colpevole assenza della figura genitoriale?

Tribunale di Novara – Ufficio Tutele – Decreto del Giudice Tutelare del 4/8/2016 - Circa i rapporti tra procura generale e successiva istituzione di amministrazione di sostegno

Con la decisione in commento il Giudice Tutelare del Tribunale di Novara affronta e risolve le seguenti delicate questioni giuridiche: a) possibile compatibilità tra provvedimento di nomina di un amministratore di sostegno e preesistente procura generale; b) sorti della procura generale a seguito di eventuale nomina dell’a.d.s.; c) criteri necessari per l’individuazione dell’a.d.s..