Etichetta: Responsabilità civile

Bambina salta sul tappeto elastico e si fa male: di nessuna valenza i cartelli con esonero di responsabilità esposti dal proprietario del gioco (Cassazione civile, sez. VI, dep. 31/03/2021, n. 8873)

Che valore hanno i cartelli segnaletici sull’esclusione di responsabilità civile in caso di infortuni nei parchi giochi per bambini?

Capita infatti di sovente di trovare nei parchi giochi cartelli che segnalano l’esclusione di responsabilità in caso di infortuni degli utenti.

Si premette che, secondo la giurisprudenza di legittimità (cfr. Cass. n. Cass. 36010/18), il responsabile di attrezzature sportive o ricreative è titolare di una posizione di garanzia a tutela dell’incolumità di coloro che le utilizzano, anche a titolo gratuito, sia in forza del principio del 'neminem laedere', che nella qualità di custode delle stesse attrezzature e, come tale, civilmente responsabile dei danni provocati dalla cosa ai sensi dell’art. 2051 c.c. rispetto alle quali egli è obbligato ad adottare tutte le misure idonee ad evitare l’evento dannoso, ad eccezione dell’ipotesi del caso fortuito.

Ai fini dell’esonero da responsabilità, l’esercente - continua QUI (...)

Danni da insidia: quando il proprietario della strada risponde dei danni derivanti dalla presenza di fango sulla carreggiata (Sent. n. 89 del 16.2.2021, Tribunale della Spezia)

Trattasi di interessante e articolata pronuncia del Tribunale della Spezia (Giudice Dott. G. Romano), n. 89 del 16.2.2021, ottenuta dal nostro Studio (Avv. J. Alberghi), pubblicata dalla Banca Dati nazionale Dejure-Giuffrè Francis Lefebvre, che ha visto il pieno riconoscimento dei diritti risarcitori di un motociclista, nostro assistito, caduto a causa della presenza (non segnalata) di fanghiglia all'interno di una strada secondaria di proprieta' comunale.

In mancanza di alcuna proposta risarcitoria in sede stragiudiziale, il danneggiato era costretto a procedere con la causa innanzi al Tribunale della Spezia, facendo valere la responsabilità esclusiva, ex art. 2051 c.c. ovvero, in subordine, ex art. 2043 c.c., del Comune convenuto - in qualità di ente proprietario della strada - nella causazione del sinistro de quo; l'attore concludeva per la condanna del medesimo al risarcimento di tutti i danni non patrimoniali subiti per le lesioni alla persona (danno biologico permanente e temporaneo, personalizzazione e quant'altro), nonché dei danni patrimoniali subiti dal veicolo e per le spese di assistenza legale stragiudiziale.

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“Malagiustizia”, quando il Giudice sbaglia e lo Stato è chiamato al risarcimento dei danni (Sezioni Unite n. 11747/2019)  

In tema di applicazione della cd. Legge Vassalli sulla responsabilità civile dei Magistrati (L. 117/1988), la Suprema Corte, nella sua più autorevole composizione, decidendo su questione di massima di particolare importanza, con la sentenza in commento ha affermato che la grave violazione di legge, fonte di responsabilità ai sensi dell’art. 2, lett. a) della l. n. 117 del 1988, nel testo anteriore alle modifiche apportate dalla L. n. 18 del 2015, va individuata nelle ipotesi in cui la decisione appaia non essere frutto di un consapevole processo interpretativo, ma contenga affermazioni ad esso non riconducibili perchè sconfinanti nel provvedimento abnorme o nel diritto libero, e pertanto caratterizzate da una negligenza inesplicabile, prima ancora che inescusabile (...) 

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Responsabilità della P.A. per mancata assistenza della forza pubblica (Cass. n. 24198/2018)

La Suprema Corte, con la sentenza in commento, ha confermato che l'omessa attuazione, da parte degli organi di polizia o delle altre amministrazioni a ciò preposte, dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria costituisce un fatto illecito in sede civile, e può costituire un delitto in sede penale.

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Medici specializzandi e risarcimento danni per mancata attuazione della direttiva comunitaria, intervento delle Sezioni Unite

La Suprema Corte, nella sua più autorevole composizione, con la recente sentenza n. 19107 del 18.7.2018, ha pronunciato su questione di massima di particolare importanza ed a seguito di sentenza della Corte U.E. del 24 gennaio 2018 ha affermato che il diritto al risarcimento del danno per mancata attuazione della direttiva comunitaria, in caso di corsi di specializzazione iniziati prima del 1° gennaio 1983, compete anche per l’anno accademico 1982-1983, limitatamente alla frazione temporale successiva al 1° gennaio 1983, e fino al termine della formazione.

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Responsabilità civile del Magistrato e competenza territoriale, parola alle Sezioni Unite: Cass. n. 14842 del 7.6.2018

La Suprema Corte, nella sua più autorevole composizione, nell'ambito del delicato tema della responsabilità civile del magistrato, ha chiarito che: "nei giudizi di responsabilità civile promossi contro lo Stato, ai...

Risarcimento danni derivante da responsabilità civile non cumulabile con quanto dovuto a titolo di indennizzo assicurativo

Una sentenza sicuramente destinata a far discutere. La Suprema Corte, nella sua più autorevole composizione, con la recentissima sentenza n. 12565 del 22.5.2018 ha espresso la seguente massima: “il danno da fatto illecito deve essere liquidato sottraendo dall'ammontare del danno risarcibile l'importo dell'indennità assicurativa derivante da assicurazione contro i danni che il danneggiato-assicurato abbia riscosso in conseguenza di quel fatto”. CONTINUA (...)

Infortunio sul lavoro del dipendente di giovane età e professionalmente inesperto: responsabilità datoriale e onere della prova

Fermi gli obblighi di sicurezza e protezione previsti dalle specifiche norme di tutela e prevenzione (cfr. D.Lgs. 81/2008), la responsabilità del datore di lavoro, dal punto di vista sostanziale, trova riferimento nel principio generale espresso dall’art. 2087 c.c. in base al quale “l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
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Rafting e responsabilità dell’organizzatore in caso di infortuni dei partecipanti: Cassazione n. 18903/2017

L'organizzatore di attività sportive con caratteristiche di pericolosità, quali il rafting, si trova in una posizione di protezione nei confronti dei soggetti che a lui si rivolgono per praticare tale attività sportiva pericolosa. Dalla predetta posizione di garanzia deriva, a carico dell’organizzatore, per andare esente da responsabilità, l’obbligo di adottare tutte le cautele necessarie per contenere e non aggravare il rischio e di impedire che siano superati i limiti di rischio connaturati alla normale pratica sportiva.

La responsabilità per danni cagionati da animali e il fenomeno del cd. randagismo

In tema di responsabilità per danni cagionati da animali, come è noto, la norma di riferimento è rappresentata dall’art. 2052 c. c.

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