Designazione anticipata dell’Amministratore di Sostegno e direttive sulle decisioni sanitarie o terapeutiche richieste dal futuro beneficiario (Cass. n. 12998/2019 del 15.5.2019)

In tema di amministrazione di sostegno, la Prima Sezione civile della Corte di Cassazione, dopo aver ribadito che la procedura di nomina dell’amministratore non presuppone che la persona interessata versi in uno stato d’incapacità d’intendere o di volere, essendo sufficiente che sia priva, in tutto o in parte, di autonomia per una qualsiasi “infermità” o “menomazione fisica”, anche parziale o temporanea e non necessariamente mentale, che la ponga nell'impossibilità di provvedere ai propri interessi, ha stabilito che “la designazione anticipata dell’amministratore di sostegno da parte dello stesso interessato, in vista della propria eventuale futura incapacità, prevista dall’art. 408, comma 1, c.c., non ha esclusivamente la funzione di scegliere il soggetto che, ove si presenti la necessità, il giudice tutelare deve nominare, ma ha altresì la finalità di consentire al designante, che si trovi ancora nella pienezza delle proprie facoltà cognitive e volitive, di impartire delle direttive vincolanti sulle decisioni sanitarie o terapeutiche da far assumere in futuro all'amministratore designato; Continua (...)

Comune responsabile ex art. 2051 c.c. per la caduta di un pedone a causa di insidia stradale: applicate le cd. Tabelle del Tribunale di Milano anche per l’ipotesi di lesioni micropermanenti (Tribunale della Spezia – Sentenza n. 852/2018)

Interessante pronuncia del Tribunale della Spezia, ottenuta dal nostro studio in una causa patrocinata dall’Avv. Jacopo Alberghi, che ha visto integralmente accolte le ragioni del danneggiato, un pedone che era caduto a causa di un’insidia stradale, rappresentata da una mattonella basculante presente sul fondo del marciapiede.

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“Malagiustizia”, quando il Giudice sbaglia e lo Stato è chiamato al risarcimento dei danni (Sezioni Unite n. 11747/2019)  

In tema di applicazione della cd. Legge Vassalli sulla responsabilità civile dei Magistrati (L. 117/1988), la Suprema Corte, nella sua più autorevole composizione, decidendo su questione di massima di particolare importanza, con la sentenza in commento ha affermato che la grave violazione di legge, fonte di responsabilità ai sensi dell’art. 2, lett. a) della l. n. 117 del 1988, nel testo anteriore alle modifiche apportate dalla L. n. 18 del 2015, va individuata nelle ipotesi in cui la decisione appaia non essere frutto di un consapevole processo interpretativo, ma contenga affermazioni ad esso non riconducibili perchè sconfinanti nel provvedimento abnorme o nel diritto libero, e pertanto caratterizzate da una negligenza inesplicabile, prima ancora che inescusabile (...) 

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Cancellazione del testamento ed effetti sulla disposizione testamentaria precedente (Cass. n. 8031/2019)

In tema di successione testamentaria, la Suprema Corte, Sezione Seconda, con l'interessante sentenza in commento, ha affermato che la cancellazione del testamento disciplinata dall’art. 684 c.c. si configura, al pari della distruzione, come un comportamento concludente avente valore legale, riconducibile in via presuntiva al testatore quale negozio di attuazione, che deve essere giuridicamente qualificato, alla luce del citato art. 684 c.c., quale revoca tacita del detto testamento. Continua (...)

Caduta in bici: proprietario e custode della strada condannato al risarcimento dei danni subiti dal ciclista (Sentenza del Tribunale della Spezia n. 744/2018)

Interessante pronuncia del Tribunale della Spezia, ottenuta dal nostro studio, che ha visto integralmente accolta la domanda di risarcimento danni da noi presentata nell'interesse del ciclista.

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Emotrasfusioni con sangue infetto, risarcimento danni e "compensatio lucri cum damno" rispetto all'indennizzo ex L. 210/1992 (Cass. n. 4309/2019)

In tema di emotrasfusioni e contagio con sangue infetto, la Suprema Corte, Sezione Terza, con la sentenza in commento, ha affermato che in caso di infezione conseguente ad emotrasfusioni o ad utilizzo di emoderivati, opera la “compensatio lucri cum damno” fra l’indennizzo ex L. n. 210/1992 ed il risarcimento del danno anche laddove non sussista apparente coincidenza tra il danneggiante ed il soggetto che eroga la provvidenza (nella specie, rispettivamente, ASL e Regione), qualora possa comunque escludersi che, per effetto del diffalco, si determini un ingiustificato vantaggio per il responsabile, restando in tal caso irrilevante che la l. n. 210/1992 non preveda un meccanismo di surroga e rivalsa in favore di chi abbia erogato l’indennizzo.

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Accertamento mediante etilometro e obblighi di omologazione e taratura, la Suprema Corte interviene ancora sui requisiti formali di verbalizzazione (Cass. n. 1921/2019)

In tema di violazione al Codice della Strada, la Suprema Corte, Sezione Sesta, con la sentenza in commento, ha affermato che il verbale dell’accertamento effettuato mediante etilometro deve contenere, alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata, l’attestazione della verifica che l’apparecchio da adoperare per l’esecuzione del cd. “alcooltest” è stato preventivamente sottoposto alla prescritta ed aggiornata omologazione ed alla indispensabile corretta calibratura.

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Ingiunzione di pagamento europea e relativa opposizione, i principi fissati dalle Sezioni Unite (Cass. S.U. n. 2840 del 31.1.2019)

In tema di ingiunzione di pagamento europea ai sensi del Reg. CE n. 1896 del 2006, le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato i seguenti principi con riferimento all’ipotesi in cui l'ingiunzione emessa dal giudice italiano venga opposta dal debitore ingiunto a norma dell'art. 16 del Regolamento e il creditore abbia chiesto, prima dell'emissione dell'ingiunzione, che il processo, in caso di opposizione, prosegua secondo la disciplina della procedura civile ordinaria, CONTINUA (...)

Prospective overrullig, intervento delle Sezioni Unite circa applicabilità e presupposti (Sezioni Unite n. 4135/2019 del 12.2.2019)

Il cd. "prospective overruling" su una regola del processo, come è noto, è un istituto di origine anglosassone che presuppone un mutamento di indirizzo giurisprudenziale successivo al compimento (o all'omissione) di un atto che esponga la parte a preclusione o decadenza (cfr. Cass. n. 6159/2018).

In particolare, affinché si possa parlare di "prospective overruling" devono ricorrere cumulativamente i seguenti presupposti: a) che si verta in materia di mutamento della giurisprudenza su di una regola del processo; b) che tale mutamento sia stato imprevedibile in ragione del carattere lungamente consolidato nel tempo del pregresso indirizzo, tale, cioè, da indurre la parte a un ragionevole affidamento su di esso; c) che il suddetto "overruling" comporti un effetto preclusivo del diritto di azione o di difesa della parte (cfr. Cass. n. 12704/2012; Cass. n. 6801/2012).

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Fallimento e interruzione automatica dei giudizi in corso: sulla decorrenza del termine iniziale per la riassunzione (Cass. Civ. Ord. N. 1573/2019)

La Prima Sezione civile ha enunciato, ai sensi dell’art. 363 c.p.c., il seguente principio di diritto: “in caso di interruzione automatica del processo determinata dalla dichiarazione di fallimento di una delle parti, il termine per la riassunzione di cui all’art. 305 c.p.c. decorre dalla dichiarazione o notificazione dell’evento interruttivo secondo la previsione dell’art. 300 c.p.c., ovvero, se anteriore, dalla conoscenza legale di detto evento procurata dal curatore del fallimento alle parti interessate”.

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